Citazioni

"Non condivido ciò che dici, ma sarei disposto a dare la vita affinchè tu possa dirlo." - Voltaire

"[...] Io ho davanti a me un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere. Ho davanti a me un sogno, oggi! [...]" - Martin Luther King

"Alla fine ricorderemo non le parole dei nostri nemici, ma il silenzio dei nostri amici" - Martin Luther King

"Non vorrei mai far parte di un club che accetti tra i suoi membri uno come me" - Groucho Marx.

"Mai attribuire alla malizia ciò che si spiega adeguatamente con l'incompetenza" - Napoleone.

"Il mondo è pieno di cose ovvie che nessuno si prende mai la cura di osservare" - A.C.Doyle, "Il mastino dei Maskerville"

"Qualunque cosa deve essere resa la più semplice possibile, ma non di più" - Albert Einstein

"È proprio vero alcuni uccelli non sono fatti per stare in gabbia, sono nati liberi e quando volano liberi ti si riempie il cuore di gioia." - Le ali della libertà

martedì 2 ottobre 2007

libertà di informazione

Eccomi dopo quasi una settimana a scrivere qualcosa in questo blog. Mi sono preso una settimana di vacanza. Inoltre non ho avuto ispirazione per un nuovo post in questo periodo.

Sicuramente avete sentito ciò che sta succedendo in Myanmar.
Quasi 300 mila le persone scese in strada in quella che un tempo si chiamava Birmania, la metà delle quali monaci buddisti, gli altri in gran parte studenti per protestare contro la giunta militare, che da 45 anni governa col pugno di ferro Myanmar.

"Le proteste hanno avuto inizio ad agosto, in risposta al brusco aumento del prezzo dei carburanti. I monaci buddisti, che hanno preso la guida delle proteste dopo che alcuni di loro erano stati feriti nella città di Pakokku, chiedono la riduzione del prezzo dei generi di prima necessità, il rilascio dei prigionieri politici e un processo di riconciliazione nazionale per risolvere le profonde divisioni politiche interne." fonte Amnesty International

Le violazioni dei diritti umani a Myanmar sono diffuse e sistematiche. Tra queste vi è l’utilizzo di bambini soldato e il ricorso ai lavori forzati. Inoltre, sono in vigore leggi che criminalizzano l’espressione pacifica del dissenso politico. La milizia birmana inoltre è affiancata da Cina che esorta ad affrontare “in modo adeguato” le manifestazioni di protesta. Questo probabilmente per paura che i tibetani, che sono sotto il controllo della Cina, prendano esempio e cerchino di ribellarsi.

Da qualche giorno il governo ha bloccato internet e qualsiasi altra forma di informazione.
I Telegiornali birmani dicono alla gente che qualsiasi altra notizia di una tv estera (BBC...) è falsa e che in realtà non sta succedendo nulla.

Quel che mi preoccupa di più in questa situazione è che ancora possano succedere cose del genere: riuscire a limitare la libertà di espressione e di informazione. Teoricamente alla prima avvisaglia di possibile censura (e qua siamo ben oltre all'avvisaglia) si dovrebbe sollevare un polverone al livello mondiale, invece...
Censurare internet, come d'altronde avviene in Cina, dovrebbe essere una cosa neanche pensabile.


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