PARIGI - Guai a sculacciare i bambini, guai a chi pensa che una piccola violenza possa avere effetti positivi: tra poco questa pratica vecchia come il mondo potrebbe essere vietata in tutti i paesi europei.
Perlomeno se i governi finiranno per accettare la proposta formulata dal Consiglio d'Europa, organizzazione più larga dell'Unione europea, che propone ai suoi 47 membri di imitare l'esempio dato quasi trent'anni fa dalla Svezia, primo paese a bandire le punizioni corporali, di qualsiasi tipo, a casa come a scuola. Misura destinata a sconcertare gran parte dei genitori, abituati a considerare uno scapaccione un "sano" ausilio educativo. In autunno, il Consiglio d'Europa lancerà una campagna per "cambiare le mentalità" nella speranza di arrivare a un'abolizione completa di tutte le punizioni corporali, compresa la sculacciata. fonte "La Repubblica"
LONDRA - Il governo britannico ha deciso di non intervenire sulla legge vigente che regola «le sculacciate». Il divieto assoluto di sculacciare i figli non funzionerebbe secondo il ministro Kevin Brennan, che ha accolto la posizione dei genitori, i quali, pare, vogliono continuare ad avere la possibilità di «suonarle», almeno entro certi limiti, ai proprio pargoli. In Inghilterra e Galles le leggi che regolano la materia sono diventate più rigide con il Children's Act del 2004, per fermare la mano a genitori che si erano resi responsabili di punizioni esagerate nei confronti dei loro figli, pure avendoli definiti provvedimenti educativi «ragionevoli». fonte "Corriere della sera"
Chi ha ragione? Parigi o Londra?
Un figlio non si deve toccare perchè uno schiaffo non è educativo, oppure, una "sussa" (come si dice dalle mie parti) serve per impedire che il figliol prodigo diventi strafottente?
Personalmente sono dalla parte di Londra. Secondo me anche le sculacciate possono essere educative.
Un figlio che non riceve rimbrotti dai genitori, anche a mezzo di ceffoni e sculacciate su misura, ma solo accondiscendenza per ogni desiderio, si sente trascurato, abbandonato a se stesso con un obbligo al fai da te - non si sente né protetto né amato.
Ovviamente, come ogni altra cosa, anche gli schiaffi devono essere dati con una giusta dose e equilibrati alla "marachella". Sono inoltre da considerarsi solo alcuni casi, come per esempio nel caso che il figlio ripeta nuovamente un'azione sbagliata dopo che gli era stato spiegato. Vedrete che ora capiranno....
lunedì 29 ottobre 2007
Educazione dei figli: prima parte
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Non sono assolutamente d'accordo con te Julius !!!
RispondiEliminaPicchiare i figli e un atto di olenza,non e educativo, e noterai che i genitori lo fanno solo quando il bambino e piccolo, perche tanto poi il bambino diventato grande si potrebbe girare e ridare il colpo ricevuto !
Dunque picchiare il figlio e " un acte de grande lachete", scusa non mi viene in italiano, e si tratta solo di "bullying", scusa solo laparola inglese mi viene in mente adesso, cioe una persona piu grande/ piu forte che aprofitta della sua superiorita fisica per maltrattare un bambino....
Io sono per le spiegazioni e poi per le punizioni, tipo togliere la tivu dalla camera da letto, non fare uscire il figlio per serate consecutive ecc....ma picchiare, no........
Nuvole67
Io non ho detto di maltrattare il piccolo indifeso. Se il bambino dopo ripetute spiegazioni, non smette di fare il "cattivo"...bisogna farglielo capire...
RispondiEliminaSecondo me togliere la tv dalla camera (che secondo me non dovrebbe avere mai), non fare uscire il figlio per serate consecutive, non serva a molto. Cosa potrebbe mai fregargliene ad un bambino di 5 anni se non lo fate uscire il sabato sera...anzi, lui ci sta bene a casa a quell'età.
Resta comunque il fatto che il metodo vada applicato con criterio e proporzionale al "danno". Non deve essere usato come metodo più sbrigativo da parte dei genitori per risolvere una questione.
Però sono convinto che ci debba essere polso fermo sui figli, altrimenti prendono troppo "confidenza" e ti mettono sotto...
Il fatto che si faccia sui bambini sta nel fatto che si spera che i ragazzi più grandi abbiano capito come funzionano le cose.
"un acte de grande lachete": atto di grande vigliaccheria.
"bullying": bullismo.
ok, un bambino di 5 anni, certo non deve avere la tivu in camera, pensavo magari a figli piu grandi, pero ci sono altri modi di fargli capire le cose.....
RispondiEliminanon hai mai visto "super nanny", il programma in cui una "nanny", sempre la stessa, va a casa dei genitori che hanno gravi problemi con i figli, e dimostra loro come fare per cambiare l'attegiamento dei figli? E un programma che si fa sia in Francia, sia qui in Gran-Bretagna, e mai si usa la forza.....
Il segreto e non alzare mai le voci e spesso ignorare il comportament brutto e invece ricompensare il comportament buono....scusa l'italiano sicuramente sbagliato ma faccio di fretta.....
Punire e spiegare, le spiegazioni sono importantissime perche il bambino deve capire perche e punito, e poi i genitori devono essere "costanti" e uniti nelle decisioni...
Ma che razza di messaggio fai passare e un bambino di 4 o 6 anni se lo picchi???? Che e ok picchiare ???? Che e ok picchiare in certe circostanze?
I bambini sono intelligenti, capiscono subito se tu dici una cosa ma che poi non seguono i fatti o le azioni, quante volte avro sentito al mare " smettila o torniamo a casa" ecc.. e poi alla fine il bambino si prende uno schiaffo o altro, piange, sta male, e poi si calma e rincomincia tutto un altro giorno...Se invece tu dici " smettila o andiamo a casa", se non la smette, allora devi tornare a casa, perche avevi detto cosi... Seconde me, il problema e che tanti genitori si innervosiscono, fanno le "threats", ma poi non succede quello che hanno detto sarebbe successo....
E poi ne vedo tanti che perdono la pazienza, ed e proprio quello che voleva il bambino, lui si arrabia e anche te ti arrabi, invece, il genitore deve dimostrare di mai alzare le voci o perdere la pazienza e comportarsi come il bambino...
Spesso i bambini che sono difficili, hanno l'attenzione del genitore solo quando si comportano male, perche appena e calmo il bambino, magari i genitori dicono, " vabe , lasciamolo stare che per una volta e tranquillo.." e invece e questo attegiamneto che proprio secondo me e sbagliato, il bambino deve imparare da piccolo che i genitori sono contenti del suo comportamento quando e calmo e bravo e devono dargli tanta "praise" e giocare con lui ecc.....
Mentre quando commincia a comportarsi male, lo devono ignorare e poi punire se e necessario.....
Scusa ma faccio di fretta e mi veniva tutto in inglese....
Spieghiamo meglio.
RispondiEliminaI bambini di cui sto parlando io vanno da un'età di 2/3 anni fino a 6/7 anni.
Io invece dubito dell'intelligenza dei bambini. Secondo me a quest'età, un bambino non capisce molte cose...anche se le si spiega per 100 volte. Es: "Non raccogliere le cose da terra, che sono sporche e ti possono venire le malattie...". Ma cosa volete che ne sappia un bambino di malattie, e dei dolori che possono provocare, se non sono mai stati ammalati. L'unica è dargli uno schiaffo nella mano...almeno in tua presenza non lo rifanno perchè si ricordano che altrimenti si prendono uno schiaffo. Certo più si va avanti negli anni, meno ci deve essere bisogno, perchè il bambino inizia a capire il perchè delle cose.
Secondo me la strafottenza dei giovani d'oggi è dovuta proprio al fatto che gli è stato permesso troppo e non sono stati puniti abbastanza. Nella situazione che hai descritto tu: "Smettila o si torna a casa". Prima glielo dici una volta...poi una seconda. Magari una terza...poi uno schiaffo e si torna a casa. Vedrai che se lo ricorderà più a lungo.
Invece sono d'accordo con te che l'attenzione ai figli non va data solo quando loro si comportano male...anche perchè poi loro lo fanno solo per avere la loro attenzione.
Neanche io ho riletto ciò che ho scritto. Al momento sono particolarmente stanco...
sono d'accordissimo con il secondo commento di nuvole67...
RispondiEliminacredo fermamente che ad un bimbo vengano spiegate le cose, quello che sbaglia e quello che fa giusto...sbagli Julius...un bambino è molto intelligente, noi spesso parliamo ai bambini come fossero stupidi, invece un bambino capisce tutto...magari non ha le conoscenze adatte, ma se glielo spieghiamo lui capisce...
secondo me arrivano gli schiaffi o altro quando la persona grande è arrabbiata, se osservi in giro vedrai che è così....
credo che al bambino bisogna lasciare la libertà di scegliere, spiegando le conseguenze per ogni scelta che fa...il genitore deve fare da guida e da esempio al piccolo...
...credo che cmq ognuno di noi abbia preso almeno uno schiaffo dai propri genitori, ma non oserei mai chiamare quello schiaffo educativo...secondo me quello è solo segno per dire al piccolo...qui comando io!!
con una cosa che dici Julius sono d'accordo...sul fatto che i genitori devono fare i genitori, ma non credo che dimostrano di farlo usando la violenza...
"credo che al bambino bisogna lasciare la libertà di scegliere"...
RispondiEliminaA 5 anni? Che svelte vuoi che prenda un bambino di 5 anni?
Secondo me non ha abbastanza esperienza per riuscire a decidere pensando a quali sarebbero le possibili conseguenze del gesto.
In effetti anche il fatto di dire "qui comando io" a quell'età serve. Io ho conosciuto parecchi ragazzi giovani (purtroppo il mio paese è pieno) che riuscivano a mettere i piedi in testa ai genitori, perché questi non avevano polso con i figli. Ora questi ragazzi ora sono delinquenti e sono stati anche arrestati più volte.
Ripeto il fatto, se non fosse stato chiaro, che le punizioni "corporali" vanno ristrette a casi particolari e non utilizzate in modo sbrigativo. Io sono solo convinto che a quell'età si ricordano più lo schiaffo che le parole. Più avanti in età andrà cambiato ovviamente il metodo educativo...ma allora saranno anche più in grado di capire.
ma guarda che a 5 anni, il genitore deve solo dire chiaramente al bambino " tu hai fatto una cosa che non si fa, io non voglio che tu faccia cosi perche e pericoloso..., perche non si fa...perche hai fatto ma;le a tuo fratellino, ecc.. " e poi subito dare la punizione,( subito si e molto importante che la punizione sia data subito..)e vedrai che lo schiaffo non serve !!! Il bambino si ricorda la punizione, che puo essere di stare seduto lontano da tutti per 10 minuti, ma non serve nessun violenza, asolutamente mai...Un genitore che ha riccorso alla violenza e un genitore che sbaglia, punto.
RispondiEliminaMi avete quasi convinto...ma non ancora del tutto.
RispondiEliminaPer esempio: mettiamo che un bambino di 4/7 anni lancia il cibo che invece dovrebbe mangiare. Tu gli dici di smetterla spiegando anche il motivo. Lui continua a però a buttare il cibo (ancora non sa la situazione dell'Africa, non sa è quel cibo è stato lavorato dai genitori, etc...).
Gli poi dare una punizione. Non lo fai uscire con gli amici, non guarda la tv, non può giocare con le costruzioni, lo tieni lontano da tutti per un certo tempo...non puoi certo togliergli da mangiare (magari le merendine).
Al momento della cena però continua a tirare il cibo in segno di sfida ai genitori in ripicca ai genitori che lo hanno punito.
Cosa fare ora? Ripeti le punizioni?
Secondo me bisogna mostrare l'autorità. Non sto dicendo di prenderlo a cinghiate per procurare dolore, però deve essere una cosa simbolica per ottenere rispetto e come deterrente.
Allora se un bambini si rifiuta di mangiare una cosa, magari e perche non gli piace, anche a noi adulti ci sono cose che ci piacciono, vero???
RispondiEliminaPero se fa il difficile tanto per fare capricci, io dico cosi" tu non vuoi mangiare quello? Vabene, pero adesso tu non mangi nient altro, vai .... " e cosi il bambino impara subito che se non mangia cio che gli viene dato, non potra scegliere lui cosa mangiare, e invece dovra aspettare il prossimo pasto, pranzo/cena...
Ma Julius, non sappiamo di uno che mangiava solo pizza e prosciutto ...e rifiutava il resto? I genitori sono riusciti a cambiarlo e fargli mangiare la stessa cosa degli altri???
Ti sei ristretta troppo all'esempio fatto. Il mio era solo un esempio di capriccio. Il cibo non c'entrava.
RispondiEliminaIo mi riferivo al fatto che un bambino continua a far capricci per sfidare il genitore che lo ha punito.
Il problema di far mangiare quel che c'è in tavola è tutta un'altra questione...
Concordo con Jiulius che mi sembra abbastanza ferrato in fatto di bambini al contrario di Nuvole di cui non posso che sorridere.
RispondiEliminaLe sculacciate, per quanto forti e numerose, non fanno del male ai bambini a nessuna età, tanto a 3 anni quanto a 10 anni. O, meglio, ne fanno molto al sedere ma non allo spirito al quale, anzi, non possono che fare bene. Io non le ho mai prese, al contrario dei miei figli che ne hanno bisogno spesso.
Ovviamente il fatto che le sculacciate siano il mezzo di correzione educativa più diffuso al mondo non significa che bastano. Ci vuole anche il dialogo. E in ogni caso dipende dal carattere dei bambini più che dai metodi usati. Con alcuni servono tante sculacciate, con altri poche, con altri ancora non servono.
Ferrato io??? ahaha
RispondiEliminaho 22 anni...non ho figlie e non ho mai dovuto fare la balia a nessun bambino (io sono il più piccolo in famiglia).
Però forse il fatto che i miei genitori abbiano insegnato alle scuole medie e quindi ho conosciuto parecchi ragazzi che andavano "presi a schiaffi" per la loro strafottenza;
Ti ringrazio per il tuo intervento, non perchè tu mi abbia dato ragione :), ma perchè finalmente anche persone esterne al gruppo rispondono. Non ti sei firmata.
Una scusa per scrivere un altro commento :D
Salut
Rosie, 1977, Cancro.
RispondiEliminaDa cosa hai capito che sono una donna?
Certo che per avere 22 anni sei in gamba.
Non solo sono una mamma, sono anche un medico con diploma di laurea ad indirizzo psicologico orientato allo sviluppo sessuale e alle psicopatologie dello sviluppo sessuale e un secondo lavoro nel volontariato dove cerco di portare il mio aiuto a ragazzi con problemi vari tra cui alcolismo, droga, depressione, disturbi sessuali (in particolare impotenza maschile di origine psicogena) e alimentari (soprattutto femminili).
Come vedi, mi discosto dai colleghi che infarciscono la testa alle masse con dati e nozioni scientifiche inutili, da Rosseau ad Alice Miller, e preferisco dire pane al pane e vivo al vino.
Oggigiorno tanti genitori si indigna sulle sculacciate e salgono in cattedra a dare lezioni di buonismo e moralismo, senza accorgersi che il loro modernismo distrugge le generazioni.
Sai che avevo supposto che fossi una donna credendo di aver letto qualche aggettivo femminile nel precedente commento?
RispondiEliminaOra l'ho riletto...non ci sono aggettivi femminili :-| ...evidentemente il mio inconscio deve avermelo suggerito per via di quello hai scritto :)
Un uomo non lo avrebbe mai scritto così.
Non c'è male...ti tieni impegnata anche tu. E sempre a contatto con gli altri...io impazzirei.
Mammamia, Julius...
RispondiEliminami sono riletta e...
forse questa volta di sculacciate dovrei prenderne io per gli errori di digitazione ^_^
Tu che sei un matematico, dimmi, dati gli errori, per proporzione e in percentuale, nuvole67 quante ne meriterebbe? ;-)
No, povera Nuvole67, niente sculacciate, anche se la pensa diversamente da noi.
RispondiEliminaAnche perchè ai grandi non fa nessun effetto una sculacciata.
Magari adesso aspettiamo una sua ribattuta, magari ha cambiato idea.
P.S.
Dev'essere stato il post sul principio di indeterminazione che ti ha fatto capire che sono nel ramo scientifico...però non sono un matematico, sono un fisico pratico.
Un saluto
Ciao ho appena letto tutto qui!!!
RispondiEliminaLOL LOL
No no, non ho cambiato opinione Giulio, sono per la punizione si, mai per picchiare....
Rosie se parli di errori nello scritto dell'italiano, ho una buona scusa, non sono Italiana...:)
Baci Giulio!
Si comportano bene le particelle????
lol lol lol
Si, probabilmente parlava degli errori, io devo aver letto veloce la risposta di Rosie e ho travisato.
RispondiEliminaPer gli accenti è perdonata (maledette tastiere americane/inglesi), per le doppie ...mmhh...però ci mette la buona volontà e cerca sempre di imparare.
La particelle le ho perse un pò di vista per via dei ponti vari...ma ora cerco di raggiungerle...
lol lol
eheh eh :-) grazie julius per avermi risparmiato il fondo schiena ;-)
RispondiEliminaAline, "picchiare" è un po' forte come termine quando usato per riferirsi alle sculacciate.
Ci sono bambini con i quali anche un'alzata del tono della voce corrisponde ad un "picchiare", ma, grazie al cielo, i bambini con problemi particolari sono pochi; per loro si deve andare con cautela. Invece ce ne sono altri con i quali persino la cinghia paterna è poco efficace.
Non generalizziamo, pls :-)
Si...ti ho risparmiato il fondo schiena, tanto ai grandi la cura delle sculacciate non serve :) eheh
RispondiEliminaSeguendo il dibattito "sculacciate si e sculacciate no" mi viene da chiedermi quale sia la differenza effettiva tra una sculacciata e una punizione e la loro effettiva utilità. Mi spiego meglio: C'è la tendenza a considerare la punizione un qualcosa di meno invasivo a livello psicologico e in un certo senso più educativo di una leggera pecussione sul sedere di un bambino. A mio avviso entrambe le soluzioni sono educative come un film dei fratelli Vanzina e hanno lo stesso tipo di conseguenzepratiche e psicologiche: il bambino smette e nella migliore delle ipotesi non reitera in quanto ha paura delle conseguenze. Per me questa non è educazione in quanto non ha a che fare con la consapevolezza bensì con il timore: io non prendo a calci un cane perché ho rispetto e simpatia (empatia)per lui e non perché ho paura delle conseguenze legali che ne scaturirebbero. Allo stesso tempo in alcune situazioni le considero necessarie e forse anche indispensabili, anche se spesso più per il genitore alla ricerca di quella pace necessaria dopo un faticoso giorno di lavoro. Lo si fa più per leggittimo egoismo che altro.
RispondiEliminaNon proprio, Uzumaky. Chiedo sempre di non generalizzare quando si tratta di psicologia. La mente non è "incasellabile" tramite principi o formule matematiche, ogni individuo è diverso da un altro.
RispondiEliminaIl bambino punito, sculacciato o meno, non reitera se ha sì timore delle conseguenze e ne ha in quanto ha capito. E questa è educazione, è consapevolezza.
Lasciamo correre l'esempio sugli animali, cani o gatti che siano. In città cerco di non correre troppo, di stare entro i 50 km/h, perché ho rispetto per me e per gli altri, ma anche perché ho paura di collezionare multe. Se quella strada è deserta e spingiamo un po' sul pedale dell'acceleratore, oppure se passiamo con il rosso quando l'incrocio è libero, sbagliamo? La multa la prendiamo lo stesso.
L'essere umano, bambino o adulto che sia, tende a infrangere le regole a prescindere dai tipi di educazione e istruzione ricevuti; la pena, quindi, non può che essere necessaria anche se certamente è più bello credere che non serva dato che pensarsi pacifici, tolleranti, capaci di guidare e insegnare, ci fa sentire più nobili e "puliti" rispetto a quel legittimo egoismo...
Ciao,
Rosie
Che ci debba essere in primis la consapevolezza invece che il timore di una punizione, siamo d'accordo; esiste il fatto anche che ai bambini piccoli non gli si può far capire certe cose e fargli prendere la consapevolezza...che arriverà invece solo dopo parecchi anni.
RispondiEliminaCome penso di aver già detto prima: come fai a far capire ad un bambino che se raccoglie in terra una cosa e poi se la mangia è a rischio malattie, se quel bambino non ha mai avuto una malattia?
Come può capire fino in fondo?
Bisogna che almeno una volta lui soffra per una malattia, prima di capire...quindi rimane come unico metodo per proteggerlo, trovargli un timore che lui possa capire immediatamente.
Ovviamente, ogni volta che lo si punisce gli va spiegato il perché, anche se dalla prima volta non potrà capirlo.
A presto
Ma il bambino piccolo deve solo capire che tu non vuoi, deve solo capire che deve ubbidire ai genitori , e per quello mica c'e bisogno di picchiare.
RispondiEliminaMa non avete mai visto " super nanny" ?
No...un bambino non è che deve ubbidire e basta ai genitori.
RispondiEliminaComunque mi spieghi come fai a far capire ad un bambino alcune cose?
tu glielo dici...e lui lo rifa....tu glielo ridici...e lui lo rifà...
e allora...come si risolve la situazione??
ma se tu lo punisci quando non ubbidisce, anche se lo devi punire tante volte, alla fine capisce che tu non lasci perdere e ti ascolta le volte seguenti.
RispondiEliminavai a vedere un po di super nanny che e tutto dimostrato la, e " it just makes sense"....
Supernanny, Mary Poppins, s.o.s. tata ecc. non sono altro che dei prodotti televisivi. Valore pedagogico: zero. La realtà è ben diversa, infinitamente meno semplice.
RispondiEliminaSono programmi abbastanza dannosi in quanto illudono genitori ed educatori mediante "l'arte del moderno metodo scientifico-buonista".
RispondiEliminaP.S. julius, ho capito come si fa a postare con il nick in blu :)
io non sono assolutamente d'accordo, essendo insegnante, tante volte le idee del programma raggiungono esattamente cio che s'impara prima all'universita e poi coll'esperienza... parlo del programma inglese, altri non so...
RispondiEliminai bambini hanno bisogno di regole, hanno bisogno di capire che certi comportamenti loro avranno delle conseguenze...ma picchiare?? spesso i genitori picchiano quando proprio hanno perso la pazienza...
beh, io basta col discorso, per me e assolutamente sbagliato picchiare un bambino.
andate pure avanti col picchiare i vostri figli...e picchiate anche i vostri gatti e cani che poi quelli li certo che non li puoi spiegare niente...
se possiamo picchiare un bambino perche e troppo piccolo per capire, andiamo avanti e picchiamo anche personne mentalmente handicapate quando fanno la cosa sbagliata, visto che non possono capire...
Per una "realta meno semplice", rosie ha trovato la risposta :
dai usiamo questa "cinghia paterna" di cui ci parla rosie!!!
Purtroppo, invece, non ho affatto trovato la risposta a tutti problemi e men che meno sostengo che lo sia la cinghia, quindi non farmi del sarcasmo gratuito, Aline. Hai caldo eh? Se pensi di essere qualificata solo perché sei insegnante, parli del programma inglese e hai 40 anni, beh mi fai semplicemente sorridere. Io sono una docente precaria, ma opero anche nel volontariato (v. mio profilo) e vi assicuro che quei ragazzi sull'orlo del baratro sono stati educati secondo i più moderni metodi scientifici da genitori ed educatori bravi ed esperti che la pensano come Aline o Nuvole87. La validità di un metodo è data dai risultati, non dai principi, e i pessimi risultati ottenuti negli ultimi 30 anni grazie ai metodi educativi basati sul pensiero milleriano sono sotto gli occhi di tutti.
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