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giovedì 2 settembre 2010

Giappolandia - Parte 1: Le stazioni

Eccomi qua a scrivere il post(o) per cui forse l'intero blog è fondato (bastava notare la grafica): il Giappone! Anche se io preferirei parlare di Giappolandia dato che, in particolare Tokyo, sembra un grandissimo parco giochi agli occhi del turista.
Sono di ritorno da una dieci giorni, intensissimi, di immersione nella cultura giapponese.So bene che qualsiasi parola utilizzi difficilmente riuscirà a far capire quel che si prova in questo nuovo mondo, in primis perché non sono capace di scrivere.

La domanda che tutti mi hanno fatto al ritorno del viaggio è stata ovviamente "com'è il Giappone"?
Vi posso dire che per il poco che ho visto io è impossibile dare una risposta secca. Io cerco di divincolarmi spiegando che non esiste UN Giappone, ma già solo all'interno di Tokyo si può parlare di decine di mondi nuovi (rispetto ad un italiano medio). Ogni "quartiere" di Tokyo infatti fa mondo a sé: può essere completamente diverso da un altro che sta distante una decina di minuti di metropolitana. Si passa dalla zona antica, alla zona ipermoderna, dalla zona degli uffici alla zona per i giovani (ma ggggiovani ggggiovani), etc...

Ma vediamo di andare in ordine altrimenti si rischia di fare solo conclusione. Più che delle bellezze naturalistiche del Giappone, mi soffermerò sulla bellezza della civiltà (nel senso ampio del termine) giapponese. Dato che c'è tanto da dire, scriverò il pezzo in più post nel quale vedrò di descrivere una un particolare modo di comportarsi.

Nei giorni in cui sono stato a Tokyo alloggiavo in un albergo nella zona di Shiodome (guardando la mappa della metro è in basso, leggermente sulla destra, subito sotto Shimbashi).
Mappa della metropolitana di Tokyo. Clicca per ingrandire.
Sovrapassaggio tra la stazione di Shiodome e quella di Shimbashi
Shiodome è la zona di uffici, quindi tanti palazzoni, tante luci. All'interno degli orari di ufficio raramente vedi gente in giro e ti chiedi continuamente dove siano i 12 milioni di persone di cui si parla. La risposta è semplice: sono a lavoro!! Se per caso ne vedi uno è sicuramente vestito in camicia bianca e pantaloni neri. Impressionante è vedere lo scenario di centinaia di persone vestite tutte allo stesso modo prendere la metro per andare a lavoro. Netta in questo quartiere (sempre che di quartiere si possa parlare) la predominanza del sesso maschile. La stazione di Shiodome è però un po' sfigata, ha poche linee di metro (2). Però la zona è comunque ben collegata con il resto di Tokyo dalla vicina metro di Shimbashi, ben più grande. Ogni giorno quindi si faceva il tratto per andare dall'albergo alla stazione di Shimashi attraverso un sovrapassaggio. La prima cosa che è saltata all'occhio di tutti è la pulizia. In terra non c'è nulla, neanche una macchiolina. È tutto perfetto, i vetri sono lucidati di continuo. Soprattutto in una zona attorno alla stazione, difficilmente uno si aspetta una così alta pulizia. Attorno vedi enormi palazzoni tutti riflettenti e parecchio verde sparso qua e là. 
La prima destinazione è Tokyo, o espresso in forma completa, "Tokyo Station" per iniziare il tour con i giardini dell'imperatore. Tokyo Station non è il centro di Tokyo, anche perché nessuna persona seria sbilancerebbe a dire che esiste un "centro". Nel prendere la prima metro si notano alcuni fatti. I Tokyesi sono super-organizzati. Nulla è lasciato al caso. Non c'è mai casino (giusto forse nell'ora di punta al mattino in alcune stazioni). La gente sfreccia senza toccarsi e senza perdere tempo. Ogni minuto è fondamentale. 
Una "corsia" delle scale mobili è lasciata appunto ha chi ha fretta. Per i biglietti esiste, oltre  al sistema a tutti noto, una carta prepagata che al solo passaggio (anche dentro il portafoglio) permette l'apertura delle porte che portano ai vari binari. Quando uscirai dalla stazione di arrivo, ti verranno scalati i soldi dalla carta. La carta in questione non servirà solo per la metro, ma si può utilizzare in vari contesti: metro, autobus, chioschetti, macchinette per le bevande (ONNIPRESENTI)...Ma si può pagare anche appoggiando alcuni cellulari predisposti sulla apposita macchinetta.

Novità assoluta (almeno per me) sono le indicazioni a terra sui tutti i binari (sia delle metro che dei treni). In terra è indicata la posizione in cui si fermeranno le porte della metro, il numero della carrozza e i servizi che troverai all'interno della stessa. 
Sulla destra i segni che indicano la porta del vagone.
Quindi se per caso sei disabile saprai esattamente quale carrozza è predisposta per tale occorrenza e dove si troverà ESATTAMENTE la porta per entrare, in modo da evitare che doversi fare delle corse al momento della fermata.  Prima di montare sulla metro e fare a cazzotti con le persone che devono scendere, si aspetta in perfetta fila indiana e con pazienza che TUTTI i passeggeri che devono scendere siano scesi. Ovviamente mi sembra inutile dire che non solo la stazione era pulitissima, ma anche dentro è tutto lindo. Ho visto personalmente le donnine entrare e pulire le varie carrozze durante le fermate ai capolinea.

La linea di metro più grande è la Yamamote Line. Una linea che che forma un enorme anello, che secondo le leggende, dice che possa contenere al suo interno tutta Parigi. Sarà vero? Grande è sicuramente grande. Basti pensare che da sola essa trasporta l’equivalente dell’intero sistema trasporti di New York. Brividi!!
Eviterei di andarci all'ora di punta al mattino (attorno alle 8), seppure attorno a quest'ora ci sono metro ogni due minuti. La frequenza e l’efficienza della metropolitana sono un qualcosa che le nostre città non possono far altro che sognare, in Giappone rappresentano la normale consuetudine. Se la partenza della metro è data alle 16:52...alle 16:52 meno qualche secondo è arriva alla stazione. Si scarica e si carica in pochissimo tempo (visto che nessuno deve stare a rincorrere le porte...) e alle 16:52 la metro parte. Non si sgarra. In 10 gg di permanenza con tutte le metro e i treni che abbiamo preso abbiamo avuto un ritardo massimo di 1 min una sola volta.

Il sistema è facile da usare anche a chi non capisce un'acca di giapponese, infatti tutto il sistema è a doppia lingua sia nelle scritte, sia nelle voci dei vari avvisi. Anzi, potrei dire 3 lingue dato che anche il non-vedente può facilmente prendere una metro dato che in terra è segnato il percorso con vari segni in rilievo in tutte le strade dell'intera Tokyo e tutte le scritte sono anche in brail. Un segno di civiltà di un certo rilievo.

Tutte le caratteristiche qui descritte posso essere viste nel seguente video:



Entriamo ora dentro la metro. Qua dentro si trova un nuovo mondo. In alto sopra le porte è possibile notare due schermi: uno con le indicazioni di dove ti trovi, di dove stai andando e quando impiegherai da qua alla tua stazione di arrivo. Tutto in doppia lingua. Nell'altro schermo si troverà della semplice pubblicità. Le pareti sono piene di pubblicità e di scritte che ricordano come ci si deve comportare con l'uso anche di numerosi pupazzetti. Primo: il cellulare deve essere impostato in modalità silenziosa; secondo: non si parla al telefono e se proprio sei costretto a parlare al cellulare si parla a voce bassa con la mano davanti. Non devi disturbare il prossimo che molto probabilmente sta dormendo. È infatti consuetudine appisolarsi tra la stazione di partenza e di arrivo, anche in piedi appeso con una mano alle maniglie. Ti regoli prima conoscendo la durata del tuo tragitto e comunque verrai avvisato da una dolce musica all'arrivo di ogni stazione. Ci sono anche posti riservati per donne incinta, per persone anziane, per invalidi...e attorno a questi posti il cellulare deve essere spento, nel caso ci siano persone con il pacemaker che possono interferire con le onde elettromagnetiche dei cellulari. Dato che non si può parlare con il cellulare o comunque a voce alta, la maggior parte della gente o legge un libro o gioca con il cellulare o dorme. Data la larga diffusione di lettura di libri in metro, i libri in giappone sono in gran parte venduti in versione tascabile in diverse parti. Così che puoi reggerlo facilmente con una sola mano e entra facilmente e velocemente in tasca.

Vi è bastata questa passata di civiltà? Ne volete dell'altra? Vi aspetto al prossimo capitolo della saga.

5 commenti:

  1. Bello! Interessantissimo. Viene voglia di andarci. Purtroppo alcune immagini alla fine non sono visibili. Sarà un problema del mio computer?

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  2. LettTore. Mi spiace ma penso sia un problema del tuo pc. Le immagini si vedono.

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  3. No, Julius... anche io non riesco a visualizzare le ultime due immagini!

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  4. Le foto in questione in realtà...non esistono. Erano più un rimasuglio di codice. Mi scuso se ho illuso tutti voi :)

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  5. Ormai ho deciso, lascio tre "t" anche stavolta.

    Peccato, è stata una bella illusione.

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