FABRIANO - La messa? Un gioco a punti, più partecipi alla funzione, più vinci. Parola di vescovo. L'iniziativa infatti, è della diocesi di Fabriano-Matelica, ed è rivolta ai chierichetti della parrocchia del San Giuseppe Lavoratore. E' stato proprio il vescovo Giancarlo Vecerrica, a presentare il concorso ai fedeli e ai giovanissimi chierichetti della zona, durante una recente visita. In palio, una gita a Mirabilandia, il parco dei divertimenti di Ravenna. Valore commerciale del premio, circa 100 euro. Il concorso, partito in questi giorni, si concluderà a maggio.
Conquistare la vetta però è impresa ardua, in quanto i punti, stabiliti dal regolamento, cambiano a secondo del tipo di funzione officiata dalla parrocchia. Qualche esempio? La partecipazione alla messa feriale vale un punto; due per quella domenicale; tre per le festività legate alla Madonna; cinque per il Natale; sei per la veglia pasquale; matrimoni e funerali valgono tre punti; le messe del sabato tre punti. Ogni messa in cui è presente il vescovo vale doppio.
Solo i primi due classificati, otterranno l'ingresso gratuito a Mirabilandia. Quelli che invece, si piazzeranno dal terzo al decimo posto, riceveranno un sconto di 50 euro. Dall'undicesimo in poi, solo un buono di 10 euro.
Se il gioco a premi avrà successo, dal prossimo anno, l'iniziativa verrà estesa a tutte le parrocchie della diocesi (o almeno là dove c'è bisogno di reclutare giovani per le funzioni). L'inventore del concorso a punti, è il vice parroco don Umberto Rotili (vice-direttore della pastorale giovanile di Fabriano).
L'obiettivo, dicono, è di avvicinare i ragazzi da 6 a 12 anni alla funzione religiosa. "Prima dell'inizio del concorso, i giovani servitori della messa in parrocchia erano sempre di meno - spiega don Umberto - a volte è capitato che non ce ne fosse neanche uno. Da qui l'idea di inventarsi una sorta di competizione che, attraverso il gioco con finalità educative, potrebbe aiutare i giovani ad avvicinarsi concretamente al cristianesimo. Per adesso, gli iscritti sono quindici, ma ci auguriamo che qualcun altro aderisca. L'iscrizione è gratuita, e chi aderisce a concorso iniziato, lo farà con il punteggio più basso in classifica. Credo sia necessario attirare i giovani in chiesa, magari all'inizio con qualche escamotage, certi però che alla fine la parola di Dio farà sentire i suoi benefici influssi".
Conquistare la vetta però è impresa ardua, in quanto i punti, stabiliti dal regolamento, cambiano a secondo del tipo di funzione officiata dalla parrocchia. Qualche esempio? La partecipazione alla messa feriale vale un punto; due per quella domenicale; tre per le festività legate alla Madonna; cinque per il Natale; sei per la veglia pasquale; matrimoni e funerali valgono tre punti; le messe del sabato tre punti. Ogni messa in cui è presente il vescovo vale doppio.
Solo i primi due classificati, otterranno l'ingresso gratuito a Mirabilandia. Quelli che invece, si piazzeranno dal terzo al decimo posto, riceveranno un sconto di 50 euro. Dall'undicesimo in poi, solo un buono di 10 euro.
Se il gioco a premi avrà successo, dal prossimo anno, l'iniziativa verrà estesa a tutte le parrocchie della diocesi (o almeno là dove c'è bisogno di reclutare giovani per le funzioni). L'inventore del concorso a punti, è il vice parroco don Umberto Rotili (vice-direttore della pastorale giovanile di Fabriano).
L'obiettivo, dicono, è di avvicinare i ragazzi da 6 a 12 anni alla funzione religiosa. "Prima dell'inizio del concorso, i giovani servitori della messa in parrocchia erano sempre di meno - spiega don Umberto - a volte è capitato che non ce ne fosse neanche uno. Da qui l'idea di inventarsi una sorta di competizione che, attraverso il gioco con finalità educative, potrebbe aiutare i giovani ad avvicinarsi concretamente al cristianesimo. Per adesso, gli iscritti sono quindici, ma ci auguriamo che qualcun altro aderisca. L'iscrizione è gratuita, e chi aderisce a concorso iniziato, lo farà con il punteggio più basso in classifica. Credo sia necessario attirare i giovani in chiesa, magari all'inizio con qualche escamotage, certi però che alla fine la parola di Dio farà sentire i suoi benefici influssi".
Ma don Umberto, è pronto anche a far rispettare rigidamente le regole del gioco. "Se mi accorgo che qualcuno parla durante la messa, disturba gli altri chierichetti e non fa bene il proprio servizio, gli sottraggo uno o due punti a seconda della "infrazione". Questo perché credo che anche a questa età i ragazzi vadano responsabilizzati". Il Natale è vicino, e sono tanti i chierichetti che vogliono partecipare alla funzione. Vale cinque punti.
Tabella Riassuntiva
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