In programma oggi c'è la classica mangiata che ripetiamo d'estate ogni due anni alla trattoria di zia Giovanna a Padria [Giuliano conosce sicuramente e forse anche Nuvole67 se la ricorda]
La prima volta che ci siamo andati è stato perchè fu l'unico luogo aperto alle 14 passate, dopo che avevamo finito una delle prove dell'esame di maturità (molto probabilmente era la terza).
Avevamo pregato il cameriere di prepararci qualcosa, qualsiasi cosa. Ci andavano benissimo anche gli avanzi. Dopo cinque minuti di contrattazione e amichevoli prese in giro acconsentirono a farci entrare.
Non descriverò i particolari di quel pranzo, perchè preferirei concentrarmi sulla volta successiva, decisamente la più particolare: la mangiata di due anni fa su qualcosa di epocale: chi ha vissuto quell'esperienza di certo non se la dimentica; quest'anno abbiamo ricordato un pò quella giornata, anche nei minimi dettagli.
Chiamai io per prenotare (il locale è molto piccolino, ed è quindi necessaria la prenotazione, soprattutto nel periodo di ferragosto).
Eravamo alcuni componenti della squadra di calcetto che la sera doveva giovare il primo quarto di finale in un derby.
Per descrivere alcuni particolari prenderò in prestito un post trovato su internet proprio su questa trattoria, che riesce bene nell'intento.
[Spero che il proprietario non si offenda di questo prestito]
"Quella che ci troviamo di fronte è l'entrata di una casa, con tanto di campanello e cassetta della posta. Dentro per fortuna è una trattoria come le altre, con una decina di tavoli ben apparecchiati."
"Il cameriere è un grosso personaggio, probabilmente anche un pò ubriaco di natura, ma di una simpatia unica."
[Questa è in assoluto la migliore descrizione che si possa dare di Aldo]
Il cameriere non ha chiesto cosa preferissimo da mangiare...ha solamente iniziato con una caraffa di vino e e con degli antipasti: squisiti, si scioglievano in bocca, e soprattutto abbondanti. Salsiccia, capocollo, salame...tutto rigorosamente fatto in casa.
Per un pranzo normale pisano, io avevo acquisito abbastanza calorie, ma la giornata era particolare e quindi tutto quei salumi e il pane (rigorosamente carasau) non ci aveva fatto neanche il solletico.
Sempre senza chiedere nulla iniziò a portarci i primi: Ravioli, ravioloni, penne all'arrabbiata!! 3 PRIMI!! Ma non solo assaggi...veri e propri interi piatti a testa.
Difficile descrivere il sapore di quelle portate, però se qualcuno di voi ha visto il cartone "ratatouille" capisce se io intendo che quei piatti erano dei fuochi d'artificio per le papille gustative (non c'è bisogno in realtà di aver visto il cartone).
Ovviamente dopo ogni piatto, c'era la conseguente scarpetta nel piatto...non ci rimaneva neanche la traccia dei sughi sul piatto, sembravano sempre usciti di nuovo dalla lavastoviglie. E non sto parlando solo per quanto riguarda me...tutti noi sentivamo l'esigenza di pulire tutto.
Il vino, buono ma non eccelso, scendeva a litri giù per la pancia...ma molto probabilmente non solo a noi, visto che il cameriere ogni volta che passava davanti a noi sembrava sempre più allegro. In effetti si inizia a faticare a capire ciò che ci dicesse...solo due del gruppo riuscivano a capirlo...forse perchè brilli anche loro.
Ridendo e scherzando, sia tra noi sia con quel pazzo di Aldo, siamo arrivati al secondo...o meglio ai secondi, perchè anche qua ci ha riempito il tavolo di vassoi: cinghiale, maiale, cavallo, vitello, insalata...Alcuni di noi iniziarono a sbottonare il primo dei pantaloni.
Il vino, decisamente alcolico (produzione casereccio), scendeva giù a litri...in 5 che bevevamo vino ne abbiamo preso tre litri; aveva tuttavia il compito di accelerare la digestione per far spazio alle portate.
Si spazzolarono anche quelle portate. Senza troppi problemi comunque.
Non rimaneva che concludere. Dolce. Si riavvicina Aldo con passo ormai parecchio incerto e ci domanda che cosa preferivamo tra seadas e tiramisù....ma che domande....ENTRAMBI!!!!
Per chi non conoscessa la seadas, questo dolce è una spacie di raviolone di formaggio fritto e cosparso esternamente con del miele. Insomma..non una cosa leggerissima.
Ora la pancia è visibilmente cresciuta. Ha preso proprio la forma di un uovo messo in verticale con la "punta" verso l'alto.
Data la simpatia del cameriere, verso la fine gli abbiamo chiesto se volesse aggiungersi a noi per l'ultimo giro di vino. Senza esitare neanche un secondo, ruba un bicchiere da un tavolo apparecchiato ma non usato da nessuno e si siede con noi. Un fenomeno!
Fine.
P.S.
Per la cronaca la partita della sera è stata persa malamente ai rigori con dei bambini.
Per forza...e chi riusciva a muoversi in campo??? eheheh